Monday 29 October 2012

one week

E' passata una settimana dal mio arrivo. E' stata una settimana sicuramente interessante e non sempre facile. In ogni caso l'ho superata e sento che vale la pena celebrare questo risultato. A volte cerco di ricordarmi com'è stata la prima settimana a Londra ma non ho un ricordo molto preciso. In generale ho la sensazione che sia stato più facile. Come questa volta anche allora avevo dei punti su cui avevo deciso di iniziare a costruire la mia nuova vita. Ebbene tutto quello che avevo programmato è andato subito bene, senza grandi sforzi. Avevo trovato casa molto facilmente, ero vicina alla palestra per arrampicare, avevo trovato i club a cui volevo partecipare e attraverso quelli ho fatto amicizia molto velocemente. Sarà che attraverso il club di fotografia ho conosciuto subito George, che sembra una cosa da poco ma chi lo conosce sa. Sarà che non mi sentivo "emigrante". Sarà che Londra, per quanto grande, è comunque più piccola di Chicago e in ogni caso più Europea.
Inserirmi qui è stato più difficile e ho avuto qualche giorno di sconforto. Sicuramente il Jet Lag non ha aiutato: i primi giorni ero sempre stanchissima! Poi ho cercato di entrare nella squadra di rugby e ho scoperto che d'inverno non si allena, ho cercato un posto dove arrampicare e li ho trovati tutti molto lontani da casa. Ho frugato nella lista dei club dell'università e ho trovato solo siti non più funzionanti e informazioni non aggiornate. Ci sono rimasta un po' male. Pensavo che in una università così grande ci fosse la possibilità di fare di tutto e di più.
In più mi sono ritrovata in un quartiere piuttosto morto e poco sicuro in cui non mi sento del tutto a mio agio. Non che a Londra frequentassi molto il quartiere dove vivevo. Andavo qualche volta al pub a vedere le partite di rugby ma niente di più. Però arrivavo molto velocemente in centro. Ora arrivare in centro è un po' più scomodo e in ogni caso sembra che le attività ricreative non si svolgano in centro ma a nord. Da dove abito io ci vuole circa 1 ora per arrivare da quelle parti e c'è sempre il problema di non tornare a casa troppo tardi la sera per non correre rischi. Non capisco come sia possibile che tutti quelli che ruotano intorno all'università accettino di vivere in un quartiere così isolato! Suppongo che ci siano dei trucchi che io ancora non conosco!
Comunque negli ultimi giorni la situazione è migliorata!
Numero 1: ho sistemato un pochino casa e quindi mi trovo meglio: Massimo non ci aveva fatto molto ed era un po' triste quando sono arrivata. C'è ancora molto da fare ma già aver trovato una sistemazione piacevole per i mobili del salotto è un grosso passo avanti per me.
Numero 2: ho conosciuto meglio il gruppo di amici di Massimo e mi ci trovo piuttosto bene. Giovedì sera abbiamo fatto una cena a casa nostra, sono venuti gli amici  più il prof. con cui lavora Massimo e la padrona di casa, segretaria all'OI. E' stata una bella serata, Massimo ha chiuso in bellezza suonando la chitarra e facendo cantare tutti. Venerdì hanno organizzato un happy hour nell'ufficio del direttore dell'OI. Lui non c'era ma a quanto pare il suo ufficio viene utilizzato liberamente dallo staff dell'OI. L'ufficio è meraviglioso, enorme, col soffitto in legno, delle grandi vetrate che danno su Isengard e il parco, un bellissimo e gigantesco caminetto in pietra, scorte non poi tanto segrete di bourbon... Ho conosciuto un prof. completamente pazzo che gira per l'OI con un cane di nome Backly che rovista nelle immondizie e cerca di rubare il cibo di mano alle persone. Dopo aver scolato svariate birre e mezza bottiglia di bourbon abbiamo deciso che poteva essere utile andare a mangiare qualcosa e ci siamo diretti verso Noodle, ristorantino cinese niente male. Altra piacevole serata. Si è parlato molto del Signore degli Anelli (perchè ovviamente passando davanti alla Rockfeller Church l'ho chiamata Isengard) e si è deciso di andare tutti insieme a vedere lo Hobbit. Si è parlato anche di Miyazaki ed è venuto fuori che nel campus il mercoledì fanno dei film di animazione e sembra che andremo a vedere anche quelli. Sabato pomeriggio siamo andati in centro con l'altra coppia di Italiani dell'OI. Io e Massimo cercavamo un po' di cose per la casa (lenzuola, tende...), loro cercavano vestiti di Halloween. Abbiamo scovato un negozio temporaneo, una specie di magazzino, di soli vestiti per Halloween. Gli altri non hanno trovato quello che cercavano ma io e Massimo ci siamo comprati il necessario per il nostro costume. Poi, dopo le spese per la casa da Target (una specie di SME americano: si trova di tutto e i prezzi non sono niente male), siamo andati a nord dove abbiamo scoperto un quartiere molto carino, considerato zona dei teatri indipendenti e quartiere gay. Dovremo tornarci con più calma! Abbiamo passato delle ore dentro un negozio di cose militari, tutti prodotti originali destinati alle forze dell'ordine americane. Ci sono anche pezzi d'antiquariato militare. Si trova di tutto: dalle mutande della marina ai giubbotti in pelle dell'aviazione. Si possono comprare anche pistole e fucili ovviamente! O_o
Tornati verso casa abbiamo mangiato delle schifezze americane in una tavola calda vicino casa e poi ci siamo preparati per il concerto di Halloween dell'orchestra dell'università. Giornata lunga ma molto piacevole.
Numero 3: Kath, la ragazza americana che ho conosciuto quest'anno in Georgia, mi ha presentato una sua amica archeologa che studia qui a Chicago. Si chiama Hannah e si occupa anche lei di archeologia del Caucaso. Forse non è esattamente il mio tipo, ma è molto gentile ed è stato piacevole fare conoscenza. Abbiamo fatto due chiacchiere e poi siamo andate ad una mini conferenza di una sua collega che si occupa di resti umani in Armenia. Occasione sicuramente interessante! Ho finalmente capito perchè tutti considerano l'OI un ambiente un po' formale: a questa conferenza al dipartimento di antropologia la gente mangiava e beveva (cose fornite dall'organizzazione) mentre la disgraziata cercava di fare il suo intervento. C'era gente che si spalmava bellamente fette di pane col formaggio, le ricopriva di patatine croccanti e faceva un gran fracasso masticando! La conferenza è stata interessante e l'ambiente un po' surreale devo dire che mi è piaciuto. In particolare c'era una ragazza che mi è stata subito simpatica, non ho avuto occasione di parlarci, spero di incontrarla ancora, ha l'aria di essere completamente pazza!
Numero 4: forse ho finalmente trovato il modo di avere un iPhone! So che è una stronzata, ma uno si fa l'idea che qui in America te li tirino dietro, ci si fanno delle aspettative! Arrivati qui la situazione è ben diversa! Gli iPhone, è vero, costano poco, ma i piani telefonici a cui sono associati costano più del doppio di quelli italiani. Io francamente non posso permettermi di spendere $80 al mese di telefono e se anche potessi non mi sembra sensato! I piani telefonici prepagati americani sono delle inculate pazzesche: paghi anche per ricevere, non hanno traffico internet o ne hanno pochissimo, non funzionano sugli smartphones, non telefonano o mandano messaggi all'estero e costano comunque tanto per quello che offrono. Stavo per decidere di stare senza cellulare, o di fare un salto nel passato, comprarmi un telefono da 1 euro e fare il piano telefonico più misero possibile, giusto per comunicare con Massimo. Poi però sabato ho trovato un depliant della Virgin mobile. Danno la possibilità di comprare l'iPhone 4S a prezzo pieno al loro negozio online e di attivare un piano telefonico senza vincoli di tempo che permette di avere 300 minuti di telefonate, messaggi illimitati e traffico dati illimitato per soli $30 dollari al mese! Quindi, signore e signori, mi regalerò l'iPhone!
Numero 5: forse la parte più importante! Oggi sono riuscita ad ottenere delle password per l'uso del sito internet dell'università. Così ho scoperto i veri siti dei clubs e mi si sono aperti nuovi mondi! Ho trovato un club di fotografia simile a quello a cui partecipavo a Londra, forse sono un po' meno attivi, ma anche loro organizzano passeggiate fotografiche per la città. Ho trovato la squadra femminile di hockey e spero mi rispondano a breve e mi dicano se posso entrare in squadra! Credo che l'hockey mi piacerà tantissimo! Ho trovato anche un club che organizza gite e altri eventi outdoor, sembra promettente. C'è anche un club di climbers. Quelli di fotografia mi hanno già accettata nel gruppo, dagli altri aspetto notizie, sto praticamente controllando la mail ogni 2 minuti! Oltre a queste attività universitarie ho scoperto un sito internet che si chiama meetup.com dove si trovano gruppi di persone con interessi comuni che organizzano eventi per chi vuole partecipare. Insomma... a questo punto ho più cose da fare che tempo per farle! Ma mi sento più tranquilla. Non ho bisogno di farle tutti, anzi, alla fine sapete che sono una pigrona. Ma so che quando voglio ho la possibilità di fare cose interessanti.

Nel frattempo è arrivato il freddo. So che è cambiato il clima anche in Italia e so che lì piove, quindi qui è molto meglio (tranne che per l'uragano in arrivo, ma non dovrebbe colpire Chicago). Sappiate che sono un po' spaventata dall'inverno di Chicago. La gente ha un modo di parlarne che preoccupa. Tutti ti danno consigli su come affrontare l'inverno, se ne parla molto... ho l'impressione che sia veramente freddo freddo freddo! Dicono che a volte piove e poi la temperatura crolla velocemente e sugli alberi si formano le stalattiti!! E che i rami imbevuti d'acqua ghiacciano da dentro ed esplodono... Speriamo di sopravvivere.

Insieme al freddo è arrivato anche Halloween. La padrona di casa mi dice che i bambini non passano più nella nostra zona da anni per "dolcetto o scherzetto", ci sono rimasta un po' male, stavo per comprare tonnellate di dolcetti... però ci hanno spiegato che, la notte di Halloween, una strada qui vicino viene chiusa al traffico e tutti i bambini vanno lì a raccogliere dolci. Sembra che sia anche la strada più decorata del quartiere. Quindi la notte di Halloween andremo lì a fare un sacco di foto! Ieri intanto abbiamo intagliato la zucca! E' stato più facile di quanto pensassi e siamo molto fieri del risultato!









ah! Questa invece è la sala mensa che sembra Hogwarts:




Nuove considerazioni sull'America:
- in america ci si saluta! io continuo a chiedermi dove ho già incontrato tutti questi che mi salutano, invece sono perfetti sconosciuti ben educati.
- gli americani non sanno proprio fare le finestre!! L'ho già detto ma lo ribadisco perchè è un problema molto sentito: l'altro giorno abbiamo passato mezz'ora in 2 appesi alla finestra del bagno per riuscire a chiuderla! E anche da chiuse spifferano parecchio!
- gli impianti di riscaldamento americani fanno i rumori più inquietanti del mondo! Per forza gli americani hanno così tante case ritenute infestate! non avete idea della varietà di rumori che lo stesso impianto di riscaldamento può fare!
- i classici 3 baci sulla guancia, in America, sono considerati molestia sessuale.
- gli americani mangiano continuamente! Gli inglesi bevono (caffè, tè, birra), gli americani mangiano!
- qui se qualcuno ha qualcosa da dirti te lo dice: se gli piace come sei vestito, ti fermano per strada e te lo dicono! I miei capelli riscuotono notevole successo. All'inizio ero un po' turbata: sono abituata a sentir bofonchiare gli italiani alle mie spalle quando passo, ma non ero preparata a questo approccio diretto, temo sempre che sia un tentativo per stuprarmi o derubarmi! Ora che mi ci sto abituando lo trovo però divertente!
- gli americani non stanno "fine" ma "good".
- gli americani non sono abituati ad essere invitati a cena per una serata casual. Dopo la cena dell'altra sera siamo stati ringraziati per circa mille volte da ogni invitato americano (gli europei ovviamente l'hanno presa come una cosa più normale) e la padrona di casa ci ha fatto trovare una cartolina di ringraziamento sotto la porta con scritto: "se al mondo ci fosse più gente come voi si starebbe molto meglio!" Però è piaciuto a tutti quindi toccherà rifare!
- negli uffici e nei corridoi fa caldissimo, il riscaldamento è a palla. Nelle aule e nelle biblioteche si iberna. Decidere come vestirsi è impossibile.
- all'università probabilmente c'è una regola che prevede che non si possano portare i cani ma tutti se ne infischiano. Mi manca moltissimo Touche!

P.S.
oggi mi è ripassato davanti il camion della CocaCola. Evidentemente è una cosa da lunedì. Siamo usciti dalla mensa e il camion era lì, parcheggiato dall'altra parte della strada. Ho fatto i salti di gioia mentre Massimo spiegava agli altri la mia mania da CocaCola. Ho tirato fuori il pinkschifo (per chi non lo sapesse il mio blackberry si chiama così perchè ha la cover rosa e perchè, essendo un BB, fa schifo) per fargli una foto e l'autista del camion, che stava per partire, si è fermato per lasciarmi il tempo di fotografarlo, poi mi ha salutata ed è andato via! La CocaCola mi ama quanto io amo lei!



Thursday 25 October 2012

a new life


Come vi dicevo l'ultima volta, domenica è stata una bellissima giornata e io e Massimo ci siamo mossi di buon mattino. La missione era comprare un materasso nuovo così che io potessi smettere di dormire sul divano e farlo in fretta in modo da goderci il resto della giornata in città.











Così abbiamo preso l'autobus dietro casa e siamo arrivati in centro, davanti al millennium park. Da lì abbiamo preso la famosissima metropolitana sopraelevata che gli appassionati di ER sicuramente ricorderanno. Il treno è effettivamente una figata: serpeggia in mezzo ai grattacieli e permette una visuale eccezionale sulla città.








Il treno ci ha portato nella zona nord di Chicago. Qui sembra abitino i Chicaghers da bene. Noi ne abbiamo visto solo una piccolissima parte, ma è effettivamente una bella zona. Ad un certo punto abbiamo superato un rifugio per animali. Sembrava un ufficio o uno di quei negozi moderni con l'arredamento bianco con forme squadrate. Solo che qua e la, tra una scrivania e una saletta relax, spuntava il muso di un gatto, spaparanzato sul suo cuscino. Un posto meraviglioso, peccato sia lontano da casa nostra, ho visto che cercano volontari!





A questo punto abbiamo provato alcuni negozi di materassi ma la maggior parte aveva prezzi stellari. Da American Mattress invece abbiamo trovato un simpatico venditore americano, che ci ha leccato il culo come è giusto che un venditore americano faccia, ci ha fatti sdraiare 10 minuti su ogni materasso, si è assicurato che nè io nè Massimo prendessimo il sopravvento sull'altro nel prendere una decisione, ci ha fatto il classico scontone per farci capire che ci stava trattando bene, ci ha offerto caramelle e quant'altro. Insomma, un'esperienza americana al 100%.
Soddisfatti siamo tornati in centro dove abbiamo visitato il millennium park con la sua famosissima nuvola strippante e poi ci siamo avventurati a caso tra i grattacieli. Devo dire che queste grandi città americane hanno effettivamente un gran fascino. In questo senso Chicago mi sta veramente stupendo in positivo. Quando si cammina tra i grattacieli è un po' buietto, ma c'è una sorpresa dietro ogni angolo! Abbiamo trovato la fontana arancione, il pandoro building, il skysuppost, la Tramp Tower (uff io voglio la Stark Tower!), il grattacielo placcato oro (dentro bubbanio).





























il pandoro building


attenzione caduta ghiaccio??!!







lo sky-suppost

Tramp Tower



Poi esausti siamo tornati a casa.
Lunedì ho accompagnato Massimo in università. Il campus è incredibile! Da svenimento! Intanto è sconfinato, ne ho visto solo una piccolissima parte. Poi è pieno pieno di edifici gotici. Sembra di stare ne "l'attimo fuggente"! Qua e la ci sono bellissime strutture moderne in vetro e acciaio, ma la maggior parte degli edifici è in stile gotico. Tutto ovviamente inserito in meravigliosi parchi che in questo periodo hanno dei colori stupendi. A proposito di parchi, alberi e autunno, sarà la stagione, ma l'America è piena di giardinieri. Ogni aiuolina a bordo strada a il suo bel giardiniere (nero o messicano) con il cosone spara-aria per ammassare le foglie. Considerate che Chicago è chiamata Windy City e immaginatevi che magra vita fanno 'sti poveri giardinieri. Anche perchè non hanno un carretto dove raccogliere le foglie, no! lore le ammassano in un posto, il vento le sposta e le manda ovunque e loro ricominciano daccapo. Spero che passato l'autunno gli giri meglio, poverini!
La biblioteca dell'Oriental Institute è sicuramente il mio posto preferito! è un edificio lungo, a navata unica, con gli archi in legno sul soffitto, una grande vetrata con rosone in fondo, le pareti rivestite di legno e dei giganti lampadari in ferro battuto che pendono dal soffitto.


l'edificio dell'Oriental Institute!
ovviamente non poteva mancare la scalinata con i leoni... a breve metterò foto delle palmette in ferro battuto che decorano l'ascensore

perchè noi non mettiamo scritte in bronzo sui pianerottoli? fa davvero faigo!!!!

bacheca annunci dell'OI
la sala lettura...




il campus attorno all'OI




la nuova biblioteca super robotizzata, non ci sono ancora entrata ma vi farò sapere...è che qui non puoi giocare di persona con gli scaffali robotizzati mentre all'OI si!!!


i mitici pulmini gialli delle scuole!!!! 

Isengard, o per chi ha poca fantasia la Rockfeller memoria chapel

edificio dall'altro lato della strada rispetto all'OI








gli ambulanti che vendono il pranzo nel campus








Smetterò di sentirmi dentro ad un film? Inizierà mai a sembrarmi la mia vita vera? Lo spero perchè al momento questa sensazione di irrealtà mi sta un po' confondendo.